12. Cosa si intende per CUP e CIG?

Il CUP, Codice Unico di Progetto, è costituito da una stringa alfanumerica di 15 caratteri, che accompagna ciascun progetto di investimento pubblico a partire dalla fase formale di assegnazione delle risorse. Il CUP è un'etichetta che caratterizza in maniera biunivoca ogni progetto d'investimento pubblico; è una sorta di "codice fiscale" del progetto, costruito a partire dalle caratteristiche del progetto stesso, secondo un algoritmo che ne assicura l'univocità. Per ottenere il CUP occorre collegarsi al sito http://www.cipecomitato.it/cup/Cup.asp. Il CIG, Codice Identificativo Gara, va richiesto tramite il Sistema Informativo Monitoraggio Gare (SIMOG) dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture. Con deliberazione del 15 febbraio 2010, l'Autorità ha confermato l'ammontare delle contribuzioni e deliberato le nuove modalità di versamento dei contributi da parte delle stazioni appaltanti e degli operatori economici che entrano in vigore il 1° maggio 2010 per tutte le procedure avviate. Le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori, di cui agli articoli 32 e 207 del Codice, che intendono avviare una procedura finalizzata alla realizzazione di lavori ovvero all'acquisizione di servizi e forniture debbono individuare uno o più dipendenti (Responsabile SIMOG stazione appaltante – RSSA) che procedano a registrarsi al Sistema Informativo di Monitoraggio delle Gare (SIMOG), disponibile nell’area Servizi del sito dell'Autorità all'indirizzo www.avcp.it. Il SIMOG attribuisce ad ogni nuova procedura comunicata dal RSSA un numero identificativo univoco, denominato “Numero gara”, e determina l’importo della eventuale contribuzione a carico della stazione appaltante, commisurato all’importo complessivo comunicato in sede di registrazione della gara. Nel caso di gare suddivise in lotti, l’importo complessivo posto a base di gara è da considerarsi pari alla somma dei valori dei singoli lotti componenti la gara, ivi compresi quelli rientranti nelle soglie di esclusione dall’obbligo di richiesta del CIG (inferiori a € 20.000 per appalti di servizi e forniture e € 40.000 per appalti di lavori). Successivamente il RSSA dovrà provvedere all’inserimento dei lotti (o dell’unico lotto) che compongono la procedura. A ciascun lotto il Sistema attribuisce un codice identificativo denominato CIG e determina l’importo della eventuale contribuzione a carico degli operatori economici che intendono partecipare alla procedura. La stazione appaltante non è tenuta alla richiesta del CIG per lotti di servizi e forniture di importo inferiore a 20.000 euro e per lotti di lavori di importo inferiore a 40.000 euro. La stazione appaltante è tenuta a riportare i CIG e, per tutte le procedure attivate a far data dal 1 maggio 2010, a richiamare le presenti istruzioni operative nell'avviso pubblico, nella lettera di invito o nella richiesta di offerta comunque denominata.